È la disciplina che ha per oggetto l’arte della combinazione simultanea di suoni diversi che nella cultura del pensiero occidentale è entrata in diretto rapporto con le speculazioni cosmogoniche e cosmologiche dei presocratici con particolare riferimento alla scuola pitagorica (VI sec. a. C.). Utilizzare un coro per mettere insieme individui di provenienze culturali ed etnie diverse è il modo più semplice e immediato per aprire i canali comunicativi tra queste persone. Trattasi essenzialmente di un fatto biologico, le corde vocali vibranti, per via dell’effetto delle leggi fisico/acustiche entrano in simpatia con quelle del cantore vicino, inoltre dopo un brevissimo momento saranno tutti i corpi dei cantori a vibrare trasformando quella che apparentemente è solo un’armonia tra i suoni in una ben più efficace e interessante armonia tra le persone. Questo è uno degli aspetti più affascinanti e potenti del fare musica, che naturalmente può trasformarsi in un’esperienza più puntuale e controllata qualora agli eventuali cantori venga affidato anche uno strumento musicale; a questo punto concorrono agli effetti armonici anche quelli timbrici che pure sono portatori di significati molto precisi.