La musica come il linguaggio verbale realizza i propri segni per mezzo della sostanza sonora. Nel continuum acustico (l’insieme di tutti i suoni possibili e udibili 16-20Hz/16000-20000Hz) la musica come il linguaggio ritaglia una gamma circoscritta di fonemi che presi isolatamente non sono significanti. Solo dalla loro aggregazione si sviluppano discorsivamente secondo l’asse lineare della successione, dando luogo a sequenze di enunciati che non a caso vengono chiamate frasi sia in musica che in linguistica.
Chiamiamo musica l’arte delle muse ovvero l’organizzazione del suono secondo parametri prestabiliti per il ritmo, l’altezza, l’intensità e il timbro. Ed è proprio attraverso un’attenta organizzazione dei fatti musicali che si possono instaurare importanti momenti di comunicazione interculturale. La biologia e le recenti ricerche sul DNA rispetto alle quali l’intero genere umano proviene dall’Africa hanno ampiamente dimostrato il solido fondamento interculturale della musica e delle sue primordiali componenti. Da molti il linguaggio musicale è considerato quello con maggior forza comunicativa, assolutamente fondamentale per generare una sana coesione sociale.