La valutazione è sempre condizionata dai soggetti che la fanno, e che si pongono
(o vengono posti, magari loro malgrado), in una situazione di scelta e di decisione. Sono quindi proprio tali situazioni decisionali che determinano il valore, la utilità e influenzano così la valutazione, la scelta e la decisione.
È in questo modo che vengono determinati il valore o la utilità individuale, ma anche la utilità sociale (di comunità, di gruppo ecc.). Anche i bisogni di base più materialmente oggettivi (cibo, salute, alloggio) e la percezione della loro scarsità sono influenzati dalle situazioni decisionali, e possono essere oggetto di preferenza. E la diversità culturale si proietta sulla diversità delle preferenze.
Per valutare una cosa o un evento, una comunità si basa sulla conoscenza di come i suoi membri valutano quell’evento. Le valutazioni differiscono da persona a persona e da gruppo a gruppo, per cui la comunità deve aggregarle e metterle in rapporto con la percezione del valore da parte della comunità nel suo insieme (valutazione sociale o comunitaria). Dal momento che le valutazioni individuali e di gruppo e quelle della comunità nel suo insieme e la percezione sociale o
comunitaria sono tutte influenzate dalle caratteristiche specifiche dei diversi gruppi in cui si compone la comunità, il valore sociale può essere differente in ambienti differenti e per comunità differenti.