Al via oggi IV S·· L’unico difetto è la mia assenza di Claudio Beorchia, l’ultimo Atelier di Live Museum, Live Change ai Mercati di Traiano di Roma.
Claudio Beorchia si nutre dei commenti che i visitatori dei Mercati di Traiano affidano al web per scoprire il segno che il Museo lascia in chi attraversa i suoi spazi, per indagare il rapporto tra le rovine e le persone che le sfiorano, la relazione che nasce con l’eredità dell’antica Roma, i suoi monumenti, le sue architetture. Parole raccolte nello spazio virtuale dei social network – bacheche, post, stories, recensioni – che l’artista tratta come poetica materia prima e rielabora in un testo per raccontare l’esperienza corale di una visita ai Mercati.
Le frasi raccolte sono organizzate in un database, rielaborate e scomposte seguendo pattern semantici, ricorrenze e affinità, infine combinate in un poemetto che celebra la relazione tra il pubblico e la città antica. Il suo lavoro prende la forma di una pubblicazione di componimenti poetici e si declina in diversi artefatti: libro, cartoline e stendardi che ritornano negli spazi dei Mercati di Traiano a partire dal 16 luglio e fino a 24 luglio.
Biografia
Claudio Beorchia (Vercelli, 1979), ha studiato Design e Arti Visive all’Università Iuav di Venezia e all’Accademia di Belle Arti “Brera” di Milano. Ha conseguito il Dottorato in Scienze del Design presso il Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi della Scuola di Dottorato Iuav di Venezia. I suoi lavori sono stati esibiti in numerose occasioni in Italia e all’estero. Fra i riconoscimenti: le Menzioni Speciali al “Premio Imagonirmia” (2018) e al “Premio Fabbri” (2017); si è aggiudicato il premio “Un’Opera per il Castello”, Mibac-Polo Museale della Campana, per la realizzazione di un’installazione permanente a Castel Sant’Elmo, Napoli (2015); ha vinto il “Premio U. Mastroianni” della Regione Piemonte, per la realizzazione della scultura per la piazza di Corio, Torino (2012).
Guarda la gallery