Contested Desires: Constructive Dialogues
|2024-2026| Contested Desires: Constructive Dialogues. Creative space for democratic conversations about the heritage of colonialism
Contested Desires: Constructive Dialogues è un progetto finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea. Il consorzio, che supera i confini europei, vede come partner D6:EU, Xarkis (Cipro), Interarts e La Bonne (Spagna), H401 e Creative Court (Paesi Bassi), MUNHAC (Portogallo), Pro Progressione (Ungheria), La Fabrique (Tunisia), BJCEM (Belgio), MUCIV, Museo Egizio e ECCOM (Italia) come capofila. Capitale Europea della Cultura Larnaka 2030, Laboratorio di Storia e Teoria dell’Arte dell’Università di Tecnologia di Cipro (Cipro) e D6 Culture in Transit (Regno Unito) sono invece partner associati. Nubuke Foundation (Ghana), RCMG (Regno Unito) e MMHR (Cile) sono subcontractor.
Il patrimonio artistico europeo è in parte composto da manufatti che provengono dalle ex colonie e che sono stati acquisiti attraverso guerre, saccheggi e appropriazioni indebite. Alcune collezioni sono state costruite con i profitti delle attività coloniali e sfruttate per portare avanti politiche populiste e nazionaliste. Con le spinte dal basso che hanno permesso una società più democratica e egualitaria, abbiamo assistito a un forte dibattito pubblico intorno a questioni legate alle narrazioni storiche e al modo in cui il patrimonio viene presentato, istanze che sono valide ancora oggi. Dalla rimozione o sostituzione delle statue, alle richieste di revisione dei testi scolastici, o il rimpatrio di manufatti saccheggiati; stiamo mettendo in discussione la connessione tra passato e presente, interrogandoci sul modo in cui le identità nazionali vengono forgiate e su come vengono sostenuti i sistemi e le strutture di oppressione.
Contested Desires: Constructive Dialogues – CDCD vuole quindi risponde in modo creativo a una delle questioni più importanti e controverse che la cultura deve affrontare oggi: l’eredità del colonialismo europeo. Nel pieno riconoscimento della complessità del patrimonio e dei modi in cui esso può fornire identità e radicamento ad alcuni, generando allo stesso tempo alienazione e disagio per altri, il progetto vuole creare spazi condivisi per conversazioni difficili utilizzando un approccio dal basso e collaborativo basato su processi artistici e sulle attività di rafforzamento delle competenze.
Le istituzioni, le organizzazioni culturali, le comunità locali e 22 artisti provenienti da 11 paesi saranno chiamati a realizzare un lavoro collettivo attorno ad alcune collezioni o siti considerati controversi. Creando nuove narrazioni con opere d’arte e mostre, arricchite da workshop ed eventi pubblici, dando vita a un nuovo lavoro che esplora prospettive sociali e culturali alternative. Un focus specifico sull’inclusione sociale e sulla partecipazione attiva del pubblico fa sì che il progetto possa diventare un motore di innovazione e cambiamento e assicura alle nuove interpretazioni e relazioni un impatto duraturo sulle istituzioni e sulle loro comunità locali.
Inoltre, grazie al programma di rafforzamento delle competenze realizzato da ECCOM e rivolto al personale dei musei e agli artisti, si può realizzare il risultato più importante del progetto: quello di fornire ai professionisti del settore culturale metodi, risorse e, soprattutto, la consapevolezza necessaria per poter fare leva sul patrimonio oggetto di contestazione per aprire un dialogo costruttivo e democratico che rifletta i valori di apertura europei e contribuisca alla riconciliazione tra le divisioni del passato.
Per approfondire visita contesteddesires.eu
Immagine di copertina di Valenzia Lafratta
Unione Europea
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