MEMEX (MEMories and EXperiences for inclusive digital storytelling) promuove l’inclusione e la coesione sociale attraverso narrazioni del patrimonio culturale capaci di avvicinare le comunità a rischio di esclusione, socialmente fragili, sistematicamente distanti da opportunità e risorse culturali fondamentali per l’integrazione. In particolare, l’azione inclusiva di MEMEX si concentra sulle donne migranti di Barcellona; sui cittadini del XIX distretto di Parigi, che ospita la più numerosa comunità di immigrati della Città; sui migranti portoghesi di prima, seconda e terza generazione che vivono a Lisbona.
Obiettivo di MEMEX è sviluppare strategie di relazione con questi pubblici, intercettarne le esigenze e studiare le modalità più efficaci per favorire la loro partecipazione alla vita sociale. Lo storytelling diventa occasione di espressione e riconoscimento delle diversità culturali, nonché di contatto tra il soggetto che si racconta e il contesto socio-culturale in cui la narrazione prende vita.
Il digitale ha un ruolo fondamentale in MEMEX; è una app per smartphone, che consente ai fruitori di creare e visualizzare storie in cui i ricordi e le esperienze personali si intrecciano con i luoghi e i patrimoni che li circondano. La Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), con Interactive Technology Institute – LARSyS (portogallo) e Noho Limited (Irlanda), si occupa dell’ideazione e dello sviluppo degli strumenti ICT, che permettono a MEMEX di dar vita a una nuova modalità per l’interazione con il patrimonio. Michael Culture Association (Belgio) interviene con la digitalizzazione del patrimonio culturale europeo, propedeutica al suo dialogo con i nuovi pubblici.
Del consorzio fanno parte anche EY Advisory S.p.a. (Italia), Fundacio Interarts per a la CooperacioCultural Internacional (Spagna) e Mapas das Ideias (Portogallo).
Per MEMEX, ECCOM cura la valutazione dell’impatto sociale, la formazione dei partner sulla metodologia del digital storytelling e la definizione delle strategie di audience development. 

In Italia si sono realizzati due laboratori uno con gli abbonati over 60 della Reggia di Caserta e l’altro con gli operatori culturali del Polo Bibliomuseale di Lecce.

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